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Riserva ovarica, questa sconosciuta!
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La riserva ovarica è la misurazione del patrimonio dei follicoli presenti nelle ovaie di una donna in un determinato periodo della sua vita.

Conoscere la riserva ovarica della paziente è fondamentale per misurare le capacità riproduttive naturali di una donna, ma è ancora più utile nel momento in cui si accede a un trattamento di fecondazione assistita, poiché serve a valutare quali dosaggi di farmaci prescrivere.

I motivi per i quali ogni donna ha una riserva ovarica differente dalle altre sono tanti. Il numero di follicoli presenti nelle ovaie in un certo momento può essere influenzato da:

  • età
  • fattori ereditari
  • patologie ginecologiche o interventi
  • malattie come ad esempio tumori
  • trattamenti come chemioterapie e radioterapie
  • fattori ambientali e stile di vita

Non è un mistero che dopo i 35 anni gli ovociti inizino a diminuire sia in termini di quantità che di qualità, ma spesso si sottovalutano i tanti fattori esterni che possono sopraggiungere e compromettere la fertilità femminile, motivo per il quale al CFA sosteniamo caldamente il social freezing (o crioconservazione degli ovociti), grazie al quale le nostre pazienti possono preservare la possibilità di diventare madri.

Come avviene la misurazione della riserva ovarica

La riserva ovarica viene valutata attraverso l’analisi dei dosaggi ormonali (FSH e AMH) e tramite la conta dei follicoli antrali.

L’esame dei dosaggi ormonali avviene attraverso semplici analisi del sangue:

– l’FSH (ormone follicolo stimolante) va misurato con un prelievo di sangue tra il 3° e il 5° giorno di ciclo;

– l’AMH (ormone anti-mülleriano) invece può essere misurato in un qualunque periodo del ciclo.

Per quanto riguarda invece la conta dei follicoli antrali, l’esame consiste in un’ecografia transvaginale, da eseguire all’inizio del ciclo mestruale, quindi tra il 3° e il 5° giorno.

I dosaggi ormonali non vengono prescritti solo quando si è alla ricerca di una gravidanza, ma sono utili anche a capire le cause di eventuali irregolarità del ciclo mestruale. Un valore alto o basso dell’AMH può infatti essere indice di ovaio policistico o altre condizioni patologiche che solitamente causano assenza di ciclo mestruale, dismenorrea o forti dolori.

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